Risparmio energetico e scelta dei vetri
L’aumento dei costi energetici, le elevate emissioni di CO2 e la crescente presenza di polveri sottili nell’aria ci impongono di riservare maggiore attenzione alla problematica del risparmio energetico. Gran parte dei consumi di energia viene assorbita dalle necessità di riscaldamento di appartamenti, uffici ed edifici pubblici. Uno dei provvedimenti più efficaci per ridurre in maniera incisiva lo spreco di risorse è quello di limitare le perdite di caloríe dovute ad un isolamento non ottimale o addirittura insufficiente.
Nell’ottica di operare un taglio agli sprechi di energia, i serramenti esterni ed in particolar modo i vetri rivestono un ruolo di primo ordine, costituendo essi ancor oggi l’elemento più debole di una facciata e presentando, d’altro canto, le maggiori potenzialità per raggiungere margini di risparmio di tutto rispetto.
Un vetro bassoemissivo (sigla BE), che sia conforme alle esigenze attuali di mercato, deve essere in grado di assolvere ad una serie di funzionalità che vanno ben oltre il mero valore isolante: oltre a garantire un buon isolamento termico, deve altresì risultare idoneo ad assicurare un’elevata trasmittanza dell’energia solare dall’esterno verso l’interno nonché consentire un’ottima trasmissione luminosa al fine di sfruttare in modo ottimale la luce naturale. Questi presupposti ci fanno capire che un vetro isolante basso-emissivo di ultima generazione costituisce una componente architettonica di elevata qualità, di grande pregio e ricca di prestazioni funzionali.
Ma come possiamo capire le caratteristiche dei vetri utilizzati?
Il cosiddetto vetrocamera (o doppio vetro) è costituito da due o più lastre di vetro tra cui viene interposto un telaio in alluminio di spessore variabile tra i 6 e i 22 mm.
Per garantire la perfetta aderenza delle lastre, esse vengono giuntate tramite un telaio con un’apposita colla, per poi farle aderire con una speciale pressa in grado di creare una camera d’aria stagna tra i due vetri. Per sigillarlo definitivamente, intorno al vetro viene infine applicata una sostanza bi-componente che consente di aumentare l’isolamento termico e acustico dei serramenti. Per incrementare ulteriormente i valori di isolamento termico del vetrocamera, è sufficiente sostituire l’aria presente tra i due vetri con gas nobili come ARGON o KRIPTON.
L’isolamento termico può essere ulteriormente migliorato utilizzando dell’inox ricoperto da pellicola plastica al posto dell’alluminio e viene chiamato “Warm edge o canalina a bordo caldo”.
Il trattamento Basso emissivo in conformità con la Normativa EN 673 consiste in un processo che permette la formazione sulla superficie delle lastre di depositi o ossidi di metallo ed in questo modo consentono di sfruttare al meglio la luce naturale.
Questo tipo di trattamento consente di trattenere fino al 90% del calore di un locale, evitando così la dispersione energetica.
Il gas Argon
L’utilizzo di gas Argon per la realizzazione di vetri isolanti può riguardare doppi e tripli vetri, e cioè vetri con doppia o tripla intercapedine. Nel dettaglio viene inserita nell’intercapedine tra le due lastre di vetro una miscela di gas Argon (90%) e aria (10%) che consente di migliorare la resistenza alla trasmittanza termica del vetrocamera senza intaccare le proprietà di trasmissione luminosa.
Le vetrate IdealSistem, costituite da due o più lastre di vetro unite tra loro da un distanziatore in alluminio che crea un’intercapedine riempita con argon o krypton, sono in grado di incrementare significativamente l’isolamento termico degli edifici. In virtù della sua bassa conduttività termica, l’argon è in grado di ridurre la dispersione termica attraverso il vetro. Valori ancora inferiori di trasferimento di calore si otterranno aumentando la distanza tra le lastre.